Ad Elafonisos potete arrivare da Atene in auto via la strada statale Atene-Corinto.
Dopo Corinto svoltate a sinistra seguendo la segnaletica per Tripoli. Dopo Tripoli sempre sulla strada statale incontrerete la segnaletica per Sparta. Una volta arrivati a Sparta seguite la segnaletica verso Monemvasia-Neapoli. Passato il campo militare di Sparta incontrerete la nuova strada (è stata costruito un ponte) verso Monemvasia - Neapoli il quale vi porterà a Skala Lakonias.
Dopo Skala si possono seguire 2 itinerari diversi.
Da Elafonisos si possono visitare vari posti che si offrono per gite giornaliere o anche più brevi.
Da Neapoli potete visitare i bellissimi paesini situati nelle zone adiacenti:
L'ombroso Lachi con i grandi platani, Paradeisi, ove potete visitare il monastero bizantino di Panaghia ed il museo del folclore, Kastania con la sua chiesa di Taxiarchis e le bellissime icone. Se doveste visitare Kastania non dimenticatevi di visitare la caverna di Kastania recentemente scoperta con le sue stalagmiti e stalattiti la quale si trova ad Aghios Andreas.
Inoltre incantevoli paesini per fare il bagno e mangiare pesce fresco vicino ad Elafonisos sono Archaggelos, Profitis Ilias (lo raccomandiamo), Plytra e altri.
MONEMVASIA
KYTHIRA
AG.ANDREAS CAVE
ARCHANGELOS
Pavlopetri è un piccolo isolotto che si trova di fronte ad Elafonisos, in Lakonia.
Nella più vasta zona di Elafonisos, si possono trovare reperti archeologici che provano l'insediamento della zona dai tempi dell'antichità. Tra l'isolotto e l'entroterra si trova una città antica, sommersa a pochissimi metri sotto la superficie, che ha un età di circa 5 millenni. Si tratta di una città unica nel suo genere visto che si può discernere una disposizione urbanistica particolare con vie, edifici e cimitero. Venne scoperta nel 1967 da Nicolas Fleming (Nicholas Flemming) e venne mappata nel 1968 dall'equipe dell'università di Cambridge. Esistono come minimo 15 edifici ad una profondità di 3-4 metri e ricerche recenti del 2009 svelarono che si estende su una superficie di 9 acri.
Il fatto che la città sprofondò aiutò la conservazione dei reperti che si salvano fino ad oggi visto che non venne edificata nuovamente o dopo la distruzione, la zona non venne utilizzata per l'agricoltura. Nonostante il fatto del disastro naturale dall'acqua con il passare dei secoli, la disposizione urbanistica della città è quella di millenni fa.
La ricerca del 2009 aiutò in gran parte alla mappatura della città. È la prima città sommersa che venne riprodotta digitalmente in tre dimensioni. Dall'ottobre del 2009 e in poi, erano state programmate altre quattro ricerche in situ, in collaborazione dei servizi greci come anche di università e ricercatori internazionali. Queste ricerche comprendevano anche scavi archeologici. Uno dei quesiti delle ricerche era di provare che la città fu il centro di una fiorente industria tessile. Inoltre, in zona furono trovati svariati grandi vasi provenienti da Creta, fatto che prova che la città era un grande porto commerciale.
L'opera dell'equipe archeologica fu concentrata in un documentario che venne trasmesso dal canale BBC 2 nel 2011.
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